Trovandoci nel 2025 e visti i grandi progressi tecnologici che hanno interessato il settore delle stampanti dagli anni '70 a oggi, ha ancora senso optare per una macchina ad aghi? In questo focus, ti forniamo una risposta a tale domanda.
Le stampanti dall'inizio della loro storia al 2025
La storia della stampante nasce nel 1953, quando venne creato il primo modello elettrico, pensato per affiancare i giganteschi computer UNIVAC, lenti e ingombranti. Questi strumenti, nel 2025, non hanno più alcun senso di essere impiegati e sono esposti nei musei.
Le stampanti ad aghi rimandano a qualche decennio fa, quando si faceva ancora ampiamente uso della tecnologia di stampa a impatto (o impact printing). Si tratta di un metodo ormai superato, secondo il quale la stampa si realizza attraverso punzoni, o aghi, in questo caso, che imprimono direttamente il singolo carattere sulla carta.
Le prime stampanti ad aghi, che al tempo si chiamavano a matrice, risalgono al 1970. Fu quello l'anno in cui l'azienda americana Centronics pose in vendita il suo modello, che venne poi rilanciato da alcune aziende competitor e trovò buona popolarità negli uffici, in quel decennio come nel successivo.
Come funziona una stampante ad aghi?
Il funzionamento di questa macchina è abbastanza complesso, specie se paragonato alle stampanti moderne, che troviamo sulle nostre scrivanie nel 2025. Quella ad aghi è anche chiamata a matrice poiché sfrutta una tecnologia specifica, ribattezzata dot matrix. Per tal motivo, è anche detta a matrice di punti. Come mai questo nome? Perché il sistema sfrutta testine di stampa ad aghi in acciaio (o, talvolta, in sintetizzato di tungsteno) le quali, mosse da impulso elettromagnetico, battono su un nastro inchiostrato, posizionato davanti alla carta. Tali aghi, durante il processo, si spostano lateralmente, seguendo la riga di stampa.
Le testine imprimono una serie di punti ravvicinati. Sono questi che, alla lettura, appaiono come caratteri di un testo, o porzioni di un'immagine, e danno senso all'intera composizione.
L'evoluzione di una tecnologia immortale, ancora apprezzata nel 2025
I primi modelli di stampanti ad aghi si caratterizzavano per testine composte da 7 aghi, disposte in 5 colonne. Questo intero comparto serviva per stampare un singolo carattere. Il risultato, naturalmente, era modesto e non ben definito. Una simile qualità, nel 2025, sarebbe ritenuta ampiamente insufficiente.
Man mano che la macchina si diffuse e la tecnologia avanzò, i produttori più importanti (tra i quali annoveriamo Epson, Printronix, Panasonic, Brother, Commodore e Star) migliorarono lo strumento. Nel corso del tempo, si diffusero stampanti dotate di testine a 9, 13,18 e, infine, 24 aghi. All'aumentare del loro numero aumentò la qualità di stampa. Le stampanti ad aghi maggiormente diffuse, nel 2025, non hanno nulla da invidiare alle analogiche a impatto. Naturalmente, le inkjet e laser di oggi sono ben più performanti di entrambe e potrebbe avere più senso decidere di servirsi di queste, se si ha budget per una sola macchina.
Ogni singola testina può stampare qualsiasi tipologia di carattere, nel 2025, speciali inclusi. Ciò si deve alla tecnologia dot matrix. Attraverso il pannello di controllo è possibile impostare setting ulteriori, come il font preferito, la densità di stampa e la sua definizione. Il senso di questa regolazione è quello di impostare l'intero documento dalla stampante stessa, in avvio di lavoro.
2025, una sfida che si rinnova: stampanti ad aghi contro moderni dispositivi laser o a getto d'inchiostro
Tenendo conto del'evoluzione tecnologica e dell'emersione di nuove modalità di stampa, ha ancora senso preferire una macchina ad aghi? Indubbiamente, le moderne stampanti a getto d'inchiostro, che sfruttano la cartuccia, o quelle laser, che si basano su toner, presentano vantaggi figli dello sviluppo tecnologico.
La velocità di stampa dei modelli del 2025 può essere molto elevata e la qualità si mantiene alta, specie sfruttando l'inkjet. I moderni dispositivi supportano più tipi di carta, diversamente da quanto accade con un modello ad aghi, che potrebbe bucare risme poco grammate, ma occorre poi considerare che il prezzo delle cartucce può essere elevato, specie se si opta per l'originale, e che la longevità di un device posto in vendita nel 2025 è tendenzialmente più breve di quella di un modello di qualche decennio fa.
All'epoca, si tendeva a scegliere materiali più robusti e sfavorire il continuo ricambio. Come sappiamo, nel 2025 si fa esattamente il contrario.
I vantaggi delle stampanti ad aghi
Le stampanti ad aghi si difendono ancora molto bene, nel 2025, nella stampa di documenti tabulati a modulo continuo, quali fatture e bolle di consegna. Non a caso, svariate stamperie specializzate in questi prodotti ne fanno ancora uso. Parliamo infatti di una macchina estremamente precisa e meccanicamente impeccabile. In aggiunta, va considerato che è meno impattante di una concorrente a toner o cartuccia, perché capace di stampare un numero più elevato di copie prima che sia necessaria la sostituzione del nastro inchiostrato.
Vi sono poi motivi di puro gusto, che in taluni casi possono essere ben più importanti delle motivazioni tecniche. Le stampanti ad aghi hanno un sapore vintage lontanissimo dal design minimal e moderno delle macchine più diffuse nel 2025 e possono vantare un fascino senza tempo. Le cinghie che si spostano prima di posizionare la testina lungo l'asse, nella giusta posizione, sono musica per le orecchie del nostalgico. L'aspetto delle stampe, inoltre, è peculiare, per non dire proprio unico. Quel che generalmente si perde qualitativamente in nitidezza e dettaglio, rispetto a una inkjet, lo si guadagna in originalità del tratto messo su carta.
Considerando le motivazioni ora elencate, potrebbe aver senso, per professionisti operanti in contesti specializzati, che puntano molto sull'originalità o arridono a un certo gusto retrò piuttosto di moda nel 2025, scegliere un modello ad aghi.
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Essendo le stampanti ad aghi piuttosto datate come tecnologia, potresti essere titubante sulla loro compatibilità con dispositivi più moderni. Per quanto riguarda questo aspetto, esistono in realtà software ERP di alto livello, installati anche negli anni '80 ma ancora aggiornabili nel 2025 e funzionanti, perfettamente compatibili con macchine di questo genere. Per un setting casalingo, magari di studio, è sufficiente orientarsi su una stampante dotata di software che può comunicare anche con sistemi operativi recenti. PuntoRigenera ti propone anche accessori per la tua workstation, dalle webcam alle periferiche per computer, in modo da realizzare un piano di lavoro snello e completo, sfruttando le migliori tecnologie del 2025.